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L’ira non dura a lungo – Massimo Marassi

Lunedì 21 gennaio, Como

“L’ira non dura lungo” è stato il titolo dell’incontro tenutosi venerdì 18 gennaio dal Professor Massimo Marassi (Filosofia teoretica – Università Cattolica di Milano).  “Cantami, o Diva, del pelide Achille l’ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei …..”. In una delle prime testimonianze dell’Occidente, come l’Iliade, ritroviamo subito uno dei 7 vizi capitali: l’ira.

Marassi definisce l’ira come un’alterazione dello stato emotivo che manifesta un’avversione profonda e vendicativa verso qualcosa o qualcuno. L’ira è un sentimento (diffuso), spesso è necessaria (altrimenti prevarrebbe il menefreghismo) e in campo filosofico è dettata dall’esperienza e di conseguenza può portare a comportamenti sbagliati.

Chi persegue la vendetta come finalità della rabbia, dell’ira, vive incatenato al passato e non è più capace di andare avanti e guardare al futuro. Citando Gandhi e Martin Luther King il Professor Marassi ci mostra come il futuro si possa vivere proprio non vendicandosi ma perdonando.

Vi aspettiamo venerdì prossimo (25 gennaio) con un incontro dal titolo “Il timore di Dio. Ambivalenza del sacro e dinamiche del desiderio” tenuto da Giuliano Zanchi (saggista e Direttore della Fondazione Bernareggi).

Da Prometeo a Lucifero: il pericolo della cattiveria – Mauro Magatti

È andato in scena lo scorso venerdì, 14 dicembre, il sesto appuntamento del Corso di Aggiornamento e Divulgazione Culturale 2018/2019.

È stato nostro ospite il Professore di Sociologia dell’Università Cattolica di Milano Mauro Magatti che ha tenuto una lezione dal titolo “Da Prometeo a Lucifero: il pericolo della cattiveria”.

Lezione attualissima che, partendo dall’anno dell’inizio della crisi (2008), va ad approfondire le concause che hanno portato all’attuale panorama politico e sociale europeo. Magatti si focalizza sui 20 anni “prometeici” che vanno dal 1989 al 2008 nei quali si è verificato un aumento illimitato delle possibilità di vita e dove il progresso (della finanza e della tecnologia in particolare) ha fatto passi da giganti. La ciclicità della storia ha poi spostato tutti questi equilibri con il 2008 che ha segnato una sorta di discontinuità storica nel quale hanno iniziato a prendere il sopravvento la sfiducia, l’insicurezza, la riduzione delle ricchezza dei ceti medi. Questa tendenza è stata cavalcata dalla politica nazionalista che andando contro i migranti, le banche e l’Europa stessa ha guadagnato un ruolo primario nel panorama politico europeo.

Magatti ha poi, in una seconda parte, introdotto il tema dell’eccessiva digitalizzazione nella società; questo poter essere controllati a distanza da chi detiene il potere può diventare un pericoloso strumento di controllo. L’esempio della Cina che ha introdotto una “tessera del buon cittadino” che controlla qualsiasi azione dei cittadini al fine di sorvegliarli deve essere di monito per tutte le democrazie europee.

Questa interessantissima lezione dà il via alla pausa “natalizia” del corso che riprenderà venerdì 18 gennaio con il Professor Massimo Marassi che terrà un incontro dal titolo: “L’ira non dura a lungo…